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sábado, 7 de octubre de 2017

A TE, LE CUI TENERE PAROLE LE DISPERSE IL VENTO..., Gabriella Bianco, Venecia, Italia

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A TE, LE CUI TENERE PAROLE LE DISPERSE IL VENTO...

Quando il coltello penetra nella carne, in una folle e assurda furia omicida, le antiche tenere parole si disperdono nel vento. Spenta la tenerezza, i baci e le carezze son creature di un tempo diverso, spenti la grazia e i sogni un tempo condivisi, soccombe la speranza, travolta dall’orrore. L’uomo che piu’ amavi, ora affonda la lama nel tuo collo e l’urlo soffocato si ferma nella gola.

Amore, quale amore? Si alza il coltello e affonda nella debole carne, lo vedi luccicare, mentre si annebbia la vista e non puoi piu’ urlare. Fatica del vivere, la follia quotidiana avvelena l’oggi e il domani.

E mentre l’oggi solo parla di violenza, scompare il domani, la paura si trasforma in panico, eppur non basta per salvarti dall’ira e dall’odio di chi un giorno, diceva d’amarti. Amore, quale amore? Parole d’amore che questo gesto annulla, lo sguardo disperato non lo ferma, il braccio si alza, in una inutile, patetica difesa.

Amore, quale amore? Non abbiamo imparato a vivere l’amore, non abbiamo imparato a vivere la cura, l’armonia, non abbiamo imparato che la coppia vive di figli, di solidarieta’, di complicita’. di rispetto.

E mentre ti arrendi alla lama che penetra ed affonda, la luce gia’ si spegne. E mentre sprofondi lentamente, il silenzio ti coglie finalmente e la morte assomiglia alla pace.

©GABRIELLA BIANCO, poeta y escritora italiana
PRESIDENTE DE ASOLAPO ITALIA
EMBAJADORA CULTURAL DE ASOLAPO ARGENTINA




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